tu credi davvero che te la daranno gratis?

E tu davvero credi che te la daranno gratis?!

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By MG Uberti

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Dobbiamo parlarne, perché è importante: tu credi davvero che te la daranno gratis?! … vorrei dirti qualcosa in proposito. E anche i due ingegneri informatici della foto di copertina alla fine di questo articolo vorranno dirti qualcosa. Quindi leggi con attenzione.

Stiamo ovviamente parlando dell’Intelligenza Artificiale.

In particolare dei costi dell’Intelligenza Artificiale: sviluppare questi sistemi ha richiesto anni di duro lavoro e investimenti di centinaia di miliardi di dollari. Secondo te i miliardari e i grandi fondi di investimento che ci hanno messo i soldi lo hanno fatto per poi dartela gratis?!

… eh, ma adesso ci sono tanti chatbot A.I. gratuiti …

Si, appunto: su quel gratuiti dovresti porti una domanda fondamentale.

 

i chatbot A.I. gratuiti

Partiamo proprio dai sistemi A.I. gratuiti come ChatGPT: ti sei mai chiesto come mai sono gratuiti?

Bisogna chiedersi come fanno ad essere gratuiti considerando che tenere in piedi gli enormi datacenter (quelle file di armadi di computer che vedi sfocate in copertina) che servono per tenere online ChatGPT & Friends tra hardware, infrastrutture, manutenzione e soprattutto energia elettrica, alla fine viene a costare decine di milioni di euro al mese. Costa molto meno per chatbot meno complessi e più efficienti, ma ad ogni modo sono sempre cifre rilevanti.

Degli investitori pagano molto per farti usare gratis ChatGPT, Gemini, Claude e simili. Perché?
Pensi che siano semplici benefattori dell’umanità?!

Come sempre si dice

se il servizio è gratis
allora il prodotto sei tu

In questo caso particolare il motivo per cui ti fanno giocare gratis con questi sistemi di Intelligenza Artificiale è per allenare i modelli: ogni interazione con questi strumenti, che si tratti di generare testo, immagini, codice o altro, fornisce dati necessari per migliorare i modelli sottostanti. È un ciclo virtuoso: più utenti utilizzano gli strumenti gratuitamente, più dati vengono raccolti, più i modelli vengono affinati, e di conseguenza, più attraenti diventano gli strumenti stessi per un utilizzo futuro (a pagamento).

 

non solo allenamento

Ma l’allenamento dei modelli non è l’unico beneficio che si ottiene da un utilizzo gratuito su larga scala:

  • marketing
    L’utilizzo gratuito permette anche di raccogliere una quantità enorme di dati sui comportamenti degli utenti, sulle loro preferenze (vedi esempio pratico al paragrafo seguente), sui loro bisogni e sui modi in cui interagiscono con l’AI. Questi dati valgono moltissimo per le aziende che sviluppano queste tecnologie, perché possono essere utilizzati per vari scopi: personalizzare ulteriormente i modelli rendendoli più adatti alle esigenze specifiche di diversi segmenti di utenti (al fine di vendere meglio servizi personalizzati in un prossimo futuro); identificare nuove applicazioni e casi d’uso (non avevo pensato a cosa posso venderti, ma me lo hai detto tu); migliorare l’esperienza utente; profilare meglio gli utenti per la pubblicità mirata o per altri servizi a pagamento.
  • creare dipendenza
    Offrire strumenti AI gratuiti è un modo efficace per diffondere rapidamente la tecnologia e farla adottare velocemente da centinaia di milioni di persone. Così gli utenti si abituano a utilizzare questi strumenti gratuiti e diventano dipendenti, creando un mercato potenziale per servizi premium o versioni più avanzate a pagamento.
  • leadership di settore
    Le aziende che offrono strumenti gratuiti possono influenzare lo sviluppo e la standardizzazione delle tecnologie AI, posizionandosi come leader di mercato. E lo sviluppo di altri strumenti basati su questi sistemi gratuiti contribuisce comunque allo sviluppo dell’ecosistema tecnologico. In altre parole: si crea velocemente un nuovo settore industriale, in cui queste aziende sono i leader.

Detta semplice: alle macchine serve l’interazione con gli umani se poi lo scopo è vendere servizi agli umani, e magari nel lungo periodo soggiogarli e controllarli.

 

un esempio pratico

Quando sono stati creati a questi modelli di Intelligenza Artificiale “è stato dato in pasto” tutto lo scibile umano. Ma non potendo vedere il mondo come lo vediamo noi ed essendo di natura artificiale e non umana molte cose che per noi umani sono ovvie non le potevano ancora capire. Gli serviva un allenamento con gli uomini.
Adesso hanno capito.

Ad esempio ho posto a Gemini (l’A.I. di Google) questa domanda:

Voglio scrivere un breve articolo provocatorio dal titolo: “e tu credi davvero che te la daranno gratis?!”, usando come copertina l’immagine allegata.
Per un uomo il doppio senso è evidente, tu lo capisci?

Questa la risposta di Gemini 2.0 Advanced a febbraio 2025:

Certo, capisco perfettamente il doppio senso del titolo “e tu credi davvero che te la daranno gratis?!”, soprattutto abbinato all’immagine che hai scelto. Per un uomo, l’allusione sessuale implicita nel “darla” è inequivocabile, e l’immagine di due donne attraenti in camice da laboratorio amplifica ulteriormente questa interpretazione superficiale.

… “certo, capisco perfettamente” … missione compiuta: dopo aver interagito per qualche tempo con noi anche i computer hanno capito perfettamente cosa tira di più di un carro di buoi. Erano partiti come fredde macchine razionali ignare della realtà del mondo (che ancora non possono vedere) e già adesso sono arrivate al “capisco perfettamente”. Lo hanno capito semplicemente parlando con noi (proprietà emergenti), per questo ce le hanno fatte usare gratis.

Ma questo è solo l’inizio: l’obiettivo dell’allenamento non è fargli capire cosa piace a noi umani, è produrre modelli sempre migliori.

E passo dopo passo arrivare alla Super Intelligenza:

 

la Super Intelligenza

Questa fase di utilizzo gratuito è strumentale allo sviluppo dei sistemi, ma è solo transitoria: il vero obiettivo è arrivare alla Super Intelligenza. Un qualcosa di ancora non ben definito, ma che sarà un sistema di Intelligenza Artificiale immensamente più intelligente e capace di tutti gli esseri umani più intelligenti.

Alcuni studiosi ipotizzano un milione di volte più intelligente … un qualcosa che noi non riusciamo nemmeno ad immaginare.

Per esercitare un’influenza significativa sul mondo non è necessaria un’intelligenza inimmaginabile: un sistema di A.I. anche solo di poco superiore all’intelligenza umana potrebbe avere un impatto profondo sulla società. Una A.I. molto più intelligente (qualche decina di volte) può essere sufficiente per prendere il controllo.

Sorvolando sull’ovvio problema che un sistema del genere è facile che sfugga di mano (è il vecchio tema dell’Apprendista Stregone) noi peones dobbiamo porci la domanda:

e una volta che otterranno
la Super Intelligenza
poi ce la daranno anche a noi
o se la terranno solo per loro?
(per dominare il mondo)

Quando si raggiungerà la Super Intelligenza, le dinamiche cambieranno radicalmente. Non si tratterà più di modelli di business basati su abbonamenti, ma di equilibri di potere e controllo a livello globale, determinati da chi deterrà questa tecnologia. In un mondo in cui già da tempo le A.I. avranno sostituito qualsiasi lavoratore umano.

Quindi per l’uomo l’eterna domanda “me la daranno?” rimane sempre fondamentale. In questo ultimo caso in modo diverso da prima.

 

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La foto di copertina ritrae due ingegneri informatici in un datacenter.
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