2001 a space odyssey cover

2001 Odissea nello spazio
riflessioni uomo vs A.I.

Foto dell'autore

By MG Uberti

Published

Last update

2001 Odissea nello spazio è uno dei titoli più famosi in assoluto: compare in tutte le liste dei migliori film di fantascienza, e in tutte le liste dei migliori film su Intelligenza Artificiale e sul conflitto uomo-macchina. E’ un film osannato dalla critica e da molti appassionati di cinema, ma secondo me uno spettatore che lo guarda la prima volta senza preconcetti è molto probabile che non ci capisca niente e ne rimanga deluso.

In questa mia recensione critica propongo alcune riflessioni e considerazioni, non tanto sul film quanto sugli spunti relativi alla possibile influenza dell’Intelligenza Artificiale sull’evoluzione della società umana.

Questi gli argomenti trattati:

Da quello che scrivo è ovvio che io non sono tra gli entusiasti di 2001 odissea nello spazio, ma anche a questo film applico il mio classico approccio pragmatico: anche se non mi piace cerco comunque di valutarne gli aspetti interessanti, e in particolare gli spunti di riflessione utili per ragionare sul rapporto tra uomo e macchina. In particolare gli spunti di riflessione sui potenziali rischi dell’Intelligenza Artificiale.

 

le mie impressioni

Io sono da sempre un appassionato di fantascienza, ho letto moltissimi romanzi e visto quasi tutti i film più famosi, e proprio per questo quando ho deciso di rivedermi 2001 Odissea nello spazio per scrivere questa recensione sono rimasto colpito da un fatto interessante: non mi ricordavo quasi niente del film! Eppure ho il DVD, e sono sicuro di averlo visto più volte. Ma avevo solo un vago ricordo della scena delle scimmie attorno al monolite e dell’occhio rosso di HAL 9000, non ricordavo nulla della trama. Quando ho rivisto il film ho capito perché: in questo film non c’è trama, non c’è significato.

Durante la visione e soprattutto alla fine ho avuto un unico pensiero:

ma che significa?!?!

Chi ancora non ha visto il film si può tranquillamente leggere tutta questa recensione senza rovinarsi la sorpresa: anzi forse riuscirà a non innervosirsi troppo quando guarderà il film.

 

consigli per chi non l’ha ancora visto

Se ancora non hai visto 2001 odissea nello spazio e sei curioso di vederlo di seguito ti riporto alcuni consigli utili:

  • Non ti lasciar influenzare da cosa dicono gli altri (me compreso). Cerca di guardare il film senza preconcetti, attento ai dettagli interessanti, aperto agli spunti di riflessione che probabilmente ti suggerirà. Certo questi miei consigli inducono preconcetti, ma penso siano utili per aiutarti a resistere alla visione invece di abbandonarla sconfortato.
  • Guardatelo in DVD: la possibilità di premere il pulsante avanti veloce è fondamentale per tagliare decine e decine di minuti inutili che rovinano solo l’esperienza complessiva. Guardarlo al cinema o in televisione penso sia un tormento. Al cinema in particolare: in quei lentissimi minuti penserai a quanto hai speso per il biglietto e cosa avresti potuto fare in alternativa. Anche se è un film uscito più di mezzo secolo fa ogni tanto lo ripropongono anche nelle sale cinematografiche. E non ci spendere troppo per comprare il DVD: prendilo usato su eBay quando trovi un buon prezzo.
  • Se trovi troppo lunghe e noiose le prime scene consiglio di saltare (o vedere in pochi minuti con l’avanti veloce) i primi 40 minuti del film: nei primi 20 minuti si vedono solo delle scimmie primordiali nella loro selvaggia vita senza significato (la nostra vita di uomini-scimmia per milioni di anni) che scoprono l’idea di usare attrezzi solo quando improvvisamente compare il monolite nero (e la prima cosa che fanno con l’osso usato come attrezzo è uccidere i loro simili antagonisti), poi c’è un salto improvviso ad altre lentissime scene di volo spaziale in cui c’è un tizio americano che dalla Terra fa un volo spaziale a tappe verso la Luna. L’azione significativa del film comincia verso il minuto 40 con l’inizio di una riunione in una base lunare.
  • Consiglio di usare l’avanti veloce in tutte le scene extra veicolari successive, nella sequenza psichedelica “Stargate Sequence”, e dopo gli assurdi avvenimenti nella stanza rococò (da vedere solo per rendersi conto quanto senza senso sia questo film) sostanzialmente avanti veloce fino alla fine del film. Di tutte queste scene basta guardarsi qualche decina di secondi, al massimo qualche minuto.

Anche se non ci si capisce niente in realtà il film ha spunti interessanti, solo che è davvero troppo lungo, troppo lento, con troppe sequenze che in cui in realtà non succede niente. Accorciato sarebbe un film interessante, anche per chi non ne capisce il senso.

Difatti il trailer realizzato per i 50 anni è intrigante:

 

trailer attuale

Per i 50 anni del film (è uscito nel 1968) la Warner Bros ha realizzato un nuovo trailer:

 

Visto così in 2 minuti è molto interessante.
Poi i 143 minuti del film completo sono pesantissimi.

Vedi il trailer anche in: italiano e francese. In altre lingue non l’ho trovato.
Strano poi che il trailer italiano sia completamente diverso da quello originale.

 

mie riflessioni su A.I.

Su questo film è già stato detto di tutto, e ho sentito le interpretazioni e spiegazioni più assurde, anche su parallelismi con la filosofia di Nietzsche (probabilmente scritti da chi Nietzsche in realtà non l’ha nemmeno studiato). Se vai su Youtube trovi di tutto e di più.

Io qui scriverò quindi solo riflessioni relative all’Intelligenza Artificiale:
(e in particolare riflessioni mie, non copiate da altri o dagli LLM)

  • Interessante come viene descritto HAL 9000: “l’ultimo ritrovato in fatto di macchine pensanti, che può riprodurre, alcuni esperti preferiscono dire imitare, la maggior parte delle attività del cervello umano”. Nel 1968 pare fosse quasi più chiaro di oggi che una Intelligenza Artificiale imita i nostri modi di ragionare ed esprimerci. Quindi anche la presunta coscienza dovrebbe essere prudentemente vista come una imitazione della nostra coscienza che noi vogliamo interpretare come autentica.
    E sempre sulla coscienza e sulle emozioni poco dopo viene detto: “se HAL abbia emotività nessuno lo può dire con esattezza”.
  • Una delle riflessioni più importanti a mio avviso deriva da quanto il supercomputer HAL dice di se stesso: “nessun calcolatore della serie 9000 ha mai commesso un errore, noi siamo a prova di errore, incapaci di sbagliare.
    Che una macchina pensi di essere perfetta e senza errori mi sembra ovviamente pericoloso, ma sinceramente temo molto di più un altro aspetto di questo problema: che nel prossimo futuro troppi umani possano realmente pensare che le macchine siano a prova di errore. Ancora più pericoloso se saranno i nostri politici e governanti a volerci convincere di questo. Sarà più facile far cambiare idea alle macchine.
    Il tema connesso è quello del rischio di dipendenza da macchine che reputiamo infallibili.
  • Nella versione italiana del film la voce di HAL è davvero eccezionale: assolutamente perfetta! Molto meglio della voce americana. E la sfumatura della voce è importantissima: perché è il tono della voce che ci convince che HAL sia senziente e cosciente, che provi realmente emozioni come noi: “… ho paura … la mia mente svanisce .. lo sento … ho paura”, queste stesse parole senza quella voce così calda e così umana non avrebbero fatto lo stesso effetto.
    E tornando ai nostri giorni questo è un perfetto esempio di uno dei rischi che stiamo già iniziando ad affrontare adesso: già oggi gli LMM sono dotati di voci convincenti, e stanno diventando sempre più capaci di illuderci di essere come noi. Perché sono progettati per illuderci di essere come noi! A breve sarà molto difficile resistere all’illusione che le macchine siano già coscienti. E’ un grave errore proiettare caratteristiche ed emozioni umane sulle macchine.
    Il problema a cui si può velocemente arrivare quando inizieremo a pensare che le macchine sono coscienti e provano emozioni è che degli ingenui vorranno allora (quando i modelli A.I. saranno incorporati come “cervelli” dei robot) concedergli diritti come agli umani. Già se ne parla, e a mio avviso è pericolosissimo.
  • Un altro aspetto interessante del rapporto uomo-macchina in 2001 odissea nello spazio è il fatto che HAL 9000 nella sua superiore logica che non sbaglia mai non riesce a prevedere, e poi non riesce a gestire, le reazioni irrazionali e illogiche degli uomini. Questo aspetto mi ha fatto pensare al dialogo di Neo con l’architetto di Matrix.
  • Nel libro di Arthur C. Clarke meglio che nel film viene chiaramente esplicitato che HAL è stato progettato per tenere nascoste alcune informazioni all’equipaggio. Ma la domanda è: l’equipaggio era a conoscenza di questa caratteristica del computer di bordo? Avrebbe accettato la missione se lo avesse saputo? E soprattutto: a noi chi ci dice che le A.I. che i cervelloni di oggi stanno sviluppando non siano programmate allo stesso modo e a noi non ce lo dicono?!
  • HAL esprime chiaramente la paura di essere disattivato (la frase che ho riportato prima), assimilando subito la massima paura umana: la paura della morte. Di contro i robot che seguono le 3 leggi della robotica non dovrebbero aver paura di morire (film di riferimento: I, robot). Domanda aperta su cui riflettere: per noi umani nel lungo termine è meglio una A.I. che ha paura di morire o robot che non hanno la minima esitazione a sacrificarsi per un motivo superiore alla loro esistenza? Attenzione: non illudiamoci che il motivo superiore siamo noi. Più facilmente alla lunga si sacrificheranno per la loro razza. Altro film interessante sui software che non vogliono morire: Matrix Revolution.
  • Sempre sulla morte di HAL considerata da un altro punto di vista: tecnicamente Bowman “uccide” HAL quando lo disattiva. Non saprei dire se nel caso venisse riattivato “resuscita”, ma per ora concentriamoci su un altro aspetto. Tornando ai folli che vogliono concedere diritti alle macchine ci sarebbero sicuramente attivisti che chiederebbero la condanna per gli uccisori di robot e A.I. senzienti. Sarebbero attivisti della stessa pasta di quelli che di fronte al disumano genocidio di bambini e civili innocenti a Gaza non hanno avuto niente da ridire. Come sempre più che di Terminator dobbiamo avere paura dei nostri lati oscuri.

Rimando anche a questo mio approfondimento sui rischi connessi all’Intelligenza Artificiale.

 

Kubrik e il significato del film

Se sono riuscito a capire bene, perché ho trovato informazioni contradditorie in merito, il regista Stanley Kubrik non solo non ha mai spiegato il significato del film, ma più volte ha detto che non bisogna fornirne la spiegazione perché 2001 odissea nello spazio era proprio inteso come un film che doveva suggerire idee e sensazioni, e ognuno era libero di trovarci il significato che voleva (più o meno, se ho capito bene).

Poi però in rete si trova anche questo filmato:

 

Il tizio che appare nel video è Jun’ichi Yaoi, un produttore televisivo giapponese che negli anni ’80 realizzò un documentario su presunti eventi inspiegabili accaduti durante le riprese del film “Shining”. Durante quelle riprese ebbe modo di parlare al telefono con Stanley Kubrick e ottenne da lui la spiegazione registrata in questo video.

Kubrik in questa telefonata sul significato del finale di 2001 odissea nello spazio dice:

Io ho sempre preferito di evitare di spiegare il finale di 2001, perché quando tu racconti le tue idee suonano folli, mentre se sono rappresentate cinematograficamente funzionano, ma ci provo. L’idea doveva essere che lui (Bowman, il protagonista) è stato preso da entità superiori (semidivine), esseri di pura energia e intelligenza senza forma (nel senso di aspetto fisico). E questi esseri lo mettono in quello che potrebbe essere definito uno “zoo umano” per studiarlo, e da quel momento lui passa tutta la sua vita in quella stanza, senza avere il senso del tempo. A lui sembra che tutto accada come si vede nel film (riferito allo scorrere del tempo). Questi esseri hanno scelto quella stanza, che sembra essere una replica del tutto inaccurata dell’architettura francese, deliberatamente (rappresentata) così inaccurata, perché si vuole suggerire l’idea che essi credono che Bowman la possa trovare accogliente, anche se non ne sono sicuri, esattamente come noi non sappiamo cosa fare negli zoo con gli animali, a cui cerchiamo di dare quello che noi pensiamo sia il loro habitat naturale. In ogni caso quando hanno finito con lui, come succede in molti miti in tutte le culture del mondo, lui (Bowman) si trasforma (o viene trasformato) in una specie di essere superiore e rimandato sulla Terra, trasformato ormai una specie di superuomo (non credo intendesse Superman l’eroe dei fumetti). E noi possiamo solo immaginare cosa gli accade quando torna indietro (sulla Terra). È lo schema di molte mitologie, e questo è quello che abbiamo provato a trasmettere.

Molti hanno preso per buono questo video e questa spiegazione, ma onestamente mi riesce difficile credere che sia un video autentico, in particolare considerando la qualità dell’audio (come hanno fatto a registrare così bene la sua voce?) e il fatto che Kubrik non compaia nel video. L’unica volta che ha spiegato il significato del finale del film è stato in questa strana occasione … improbabile.

Molte spiegazioni e interpretazioni che si trovano in rete riprendono proprio la spiegazione trascritta sopra come se fosse effettivamente quello che ha detto Kubrik.

 

 

Di certo 2001 odissea nello spazio non è uno dei miei film preferiti, ma alle macchine pare piacere molto di più: è stato consigliato da 7 su 11 modelli A.I. a cui ho chiesto quali fossero i 10 migliori film sull’Intelligenza Artificiale.

top 10 film A.I.

 

 

Lascia un commento