Ormai online ci sono milioni di ore di video dedicate all’Intelligenza Artificiale: interviste, analisi, youtuber che dicono cose, documentari, ecc. Un mare di informazioni in cui ci si perde facilmente. Ti segnalo quindi un estratto particolarmente importante: a mio avviso i 90 secondi più importanti sull’Intelligenza Artificiale. Sono 90 secondi da tenere a mente.
Questi 90 secondi riassumono bene il rischio più imminente di uno sviluppo mal controllato dell’Intelligenza Artificiale. Ma prima di vederli è importante dare il contesto in cui sono stati realizzati:
il contesto e i protagonisti
Questi 90 secondi di cui parlo sono un estratto dell’intervista che Rishi Sunak ha fatto ad Elon Musk durante l’A.I. Safety Summit del novembre 2023 a Bletchley Park nel Regno Unito: è stato il primo di una serie di incontri annuali pianificati tra i principali leader mondiali e i principali attori dello sviluppo delle Intelligenze Artificiali che hanno lo scopo di stabilire un consenso sui potenziali rischi delle A.I. e definire soluzioni congiunte, come ad esempio regolamentare le A.I. a livello internazionale. In teoria un’ottima iniziativa.
Il momento clou di questo summit è stato quando alla fine delle sessioni di incontro il primo ministro inglese Rishi Sunak ha intervistato Elon Musk discutendo del futuro dell’Intelligenza Artificiale, dei suoi potenziali impatti sul lavoro e sulla società, e delle sfide etiche associate. E’ stato l’evento che ha ottenuto la maggior attenzione e copertura mediatica, anche perché è stato un momento in cui è stato espresso chiaramente il rischio più imminente: l’impatto sul mondo del lavoro.
Un contesto particolare dunque: un politico importante intervista l’uomo più ricco del mondo su rischi e potenzialità delle Intelligenze Artificiali.
i 90 secondi cruciali
Questo il momento cruciale dell’intervista di Rishi Sunak ad Elon Musk:
Sunak inizia affermando che in realtà l’Intelligenza Artificiale sta creando posti di lavoro e che è un assistente che ti aiuta a fare meglio:
Sai, in realtà l’intelligenza artificiale sta già creando posti di lavoro, e puoi vederlo nelle aziende che stanno nascendo. Inoltre, il modo in cui viene utilizzata è più simile a un Copilot piuttosto che a un sostituto della persona. C’è ancora un intervento umano, ma l’IA aiuta a fare meglio il proprio lavoro, il che è positivo. Qual è la tua opinione sull’intelligenza artificiale, il suo impatto sui mercati del lavoro, sui posti di lavoro delle persone e su come dovrebbero sentirsi al riguardo mentre riflettono su questo?
Questa la risposta di Elon Musk:
Beh, credo che stiamo assistendo alla forza più dirompente della storia. Per la prima volta avremo qualcosa di più intelligente dell’essere umano più intelligente. È difficile dire esattamente quando avverrà, ma arriverà un momento in cui NESSUN lavoro sarà necessario. Potrai avere un lavoro se lo desideri per soddisfazione personale, ma l’Intelligenza Artificiale sarà in grado di fare tutto.
Purtroppo io da ingegnere sono convinto che Elon Musk abbia ragione.
Il politico dice: le A.I. oggi stanno creando posti di lavoro, ci aiutano.
Chi le sviluppa dice: in un prossimo futuro NESSUN posto di lavoro umano sarà più necessario, perché le Intelligenze Artificiali saranno in grado di fare qualsiasi cosa.
N.B. Nonostante l’evidente contraddizione Sunak non mente nemmeno: è vero che le A.I. stanno creando nuovi posti di lavoro. Ma Sunak da politico esperto presenta una visione parziale e distorta della realtà: evita di dire che le A.I. già oggi stanno distruggendo molti più posti di lavoro di quanti ne creano di nuovi, quindi già oggi il bilancio è tragicamente negativo. E io sottolineo il tragicamente: perché quando sei tu a perdere il posto di lavoro e non riesci più a trovarne un altro per te e per la tua famiglia è una tragedia apocalittica, che si consuma nella disumana indifferenza del resto della società che continua a far finta che vada tutto bene.
Quindi c’è una evidente inconciliabile contraddizione in queste due diverse visioni che vengono proposte: il politico si focalizza su una piccola parte positiva del presente, l’ingegnere che crea il futuro indica l’inevitabile effetto nel futuro. Penso sia ovvio che tutti noi dobbiamo guardare al futuro.
Notare che succede subito dopo quando Elon aggiunge:
Non so se questo metta le persone a loro agio o meno … RISATA DI SUNAK e poi (meno convinta) del pubblico … ma è per questo che dico che se desideri un Genio magico che ti concede tutti i desideri che vuoi, senza alcun limite di tre desideri, avrai quanti desideri desideri. Quindi, è sia un bene che un male. Una delle sfide del futuro sarà trovare un significato nella vita.
La risata di Sunak mi è sembrata forzata, non spontanea: non era il disprezzo del ricco per i problemi dei poveri, secondo me era il politico esperto e scaltro che svia l’attenzione dal fatto che il suo ospite autorevole ha appena smentito quanto lui aveva affermato pochi secondi prima.
Comunque questi 90 secondi sono un estratto di un’intervista più lunga che merita di essere vista per intero.
l’intervista completa
Questo il video dell’intervista completa:
Questi a mio avviso i punti salienti a cui porre attenzione:
- Sunak comincia da una interessante contraddizione: Elon è riconosciuto da tutti come un grande innovatore, che spinge costantemente per accelerare la frontiera dell’innovazione tecnologica, ma nei 10 anni precedenti sulle A.I. ha fatto l’opposto: ha invitato tutti a rallentare.
Ad Elon erano evidenti fin dall’inizio potenziali e pericoli delle A.I. e solo di recente ha ottenuto ascolto visti i clamorosi risultati dei modelli A.I. attuali (qui siamo a inizio novembre 2023) come ad esempio deep fake video talmente convincenti che è difficilissimo distinguerli da quelli veri, o cosa riescono a fare oggi i chatbot come ChatGPT.
Poi però non spiega come mai adesso ha cambiato idea. Io credo che dopo aver visto che nessuno lo ascoltava sul frenare lo sviluppo fino a che non si fosse definita una base comune di regole per la sicurezza (e realizzato che nel mondo quelle regole non si sarebbero potute applicare) ha scelto l’unica via che gli restava: partecipare alla corsa cercando di sviluppare un modello di A.I. migliore degli altri.
- Sunak: il ruolo del governo è di proteggere il popolo e valutare i rischi di queste A.I.
Elon: si giusto, il governo deve regolare. Nella Silicon Valley temono che le regole frenino lo sviluppo, ma Elon crede sia necessario un arbitro.
- Sunak: come possono i governi sviluppare le necessarie competenze?
Elon: le A.I. crescono e si sviluppano ad un ritmo di miglioramento del 5-10x all’anno (in un anno diventano fino a 10 volte migliori) e i governi non possono tenere il passo. Ma devono comunque provare a regolare il processo. (come non si è capito)
- Sunak: io ho invitato anche la Cina, e molti hanno criticato duramente questa scelta.
Elon: giusto invitare la Cina, se non è coinvolta questo tentativo di regolamentazione è inutile.
Io aggiungerei un’ulteriore considerazione: e la Russia? Perché tenerla fuori?
- Sunak chiede come valutare pro e contro dei modelli A.I. open source. La critica è che potrebbero essere usati dai “cattivi”.
Elon: difficile capire e leggere un gigantesco file AI open source. E gli open source sono sempre indietro rispetto ai modelli chiusi.
Aggiungo io: e secondo voi i “cattivi” non hanno soldi per svilupparsi da soli il loro modello “AI cattivona”?
A questo punto arriva la domanda saliente trattata prima sull’impatto delle A.I. sull’occupazione, ma è interessante seguire la conversazione completa (tagliata nel video precedente). Sulle parti non presenti nel video tagliato a 90 secondi ritengo particolarmente importanti questi punti:
- Elon dice che quando le A.I. saranno in grado di fare qualsiasi lavoro (quindi ci avranno reso tutti disoccupati) il problema sarà dare un senso alle nostre vite.
Questa però è la visione del miliardario senza problemi: secondo me il problema più urgente dell’uomo comune sarà dare da mangiare ai figli e alla famiglia.
- La visione ottimistica di Elon è basata sulla convinzione che lo sviluppo delle A.I. porterà ad un’era di abbondanza, dove i robot lavoreranno per noi e ce ne sarà per tutti.
Si, anche io credo sia possibile, SE non distruggeremo prima il mondo per qualche tragico errore. Comunque SE tutto andrà bene anche io credo che si possa arrivare all’era dell’abbondanza. La domanda cruciale però è: abbondanza per quanti? Io credo solo per pochi: è tutti gli altri che fine fanno? Spoiler: gli altri siamo noi.
- Sempre nell’ottica dell’era dell’abbondanza Elon dice che non ci sarà un Universal Basic Income, ma un Universal High Income.
Si, giusto, lo credo anche io. Ma sempre per pochi: e tutti gli altri? Contate di averli già mandati all’altro mondo tra le braccia di Dio?
Queste dichiarazioni mi suonano come quelle promesse elettorali stile “più pilu per tutti!”.
- Molto interessante il fatto che Elon citi come giustificazione a questa sua visione ottimistica dell’era dell’abbondanza i romanzi del Ciclo della cultura di Iain M. Banks. Li raccomanda perché sono “by far the best envisioning of an A.I. future”, e leggerli darà una buona visione di come può essere un futuro utopistico con le A.I.
Ecco, io quei romanzi li ho letti con molta attenzione e non viene immaginata nessuna spiegazione su come tale abbondanza possa essere raggiunta: si descrivono solo una serie di storie (a mio avviso scritte pure male) in un mondo dove nessuno deve più lavorare perché le A.I. e i robot provvedono servizievolmente a realizzare qualsiasi desiderio degli umani, ma non si capisce assolutamente come sia stato raggiunta quella condizione e come sia sostenibile. Posto comunque che un romanzo di fantascienza non è un riferimento valido per giustificare un’affermazione così forte, visto che per definizione l’autore di fantascienza può inventarsi quello che vuole.
Poi la discussione prosegue toccando altri temi:
- Sunak ed Elon elogiano entusiasti le fantastiche possibilità degli insegnanti A.I. e di come possano seguire in modo personalizzato ogni studente con infinita pazienza. Fantastico, davvero fantastico. Si, certo, tutto molto fantastico. Anche io sono convinto che nell’immediato futuro le A.I. potranno essere dei buoni insegnanti personalizzati SE programmate bene. MA da questa possibilità discendono due domande fondamentali: 1) e i milioni di insegnanti umani che fine fanno? 2) e perché mai i giovani dovrebbero studiare con impegno e con passione se per quando avranno finito di studiare le A.I. saranno in grado di fare qualsiasi cosa? Domande cruciali che non mi pare abbia sollevato nessuno tra i tantissimi che hanno commentato questo video.
- Musk aggiunge anche che le A.I. possono anche diventare un sincero amico che alla lunga si può dimostrare pure migliore di molti amici umani che hai oggi: le A.I. non si dimenticano nulla di quello che gli dici, sapranno capirti anche meglio di te stesso, e sono in grado di proporre conversazioni sempre interessanti. Sunak commenta diplomaticamente “risposta sorprendente su cui vale la pena di riflettere”.
La cosa tragica invece è che ancora un volta, almeno in parte, Elon potrebbe avere ragione. E questo ci deve portare a riflettere sulle aberranti possibilità di disumanizzazione del futuro che stiamo costruendo per noi e per i nostri figli.
Poi arrivano le domande dal pubblico. Le prime due sono incentrate su come le aziende possono trarre beneficio dalle A.I., ma la terza è interessante: se ho capito bene chiede come le A.I. avranno impatto sulla vita delle persone comuni. A questo punto Sunak prende in mano il discorso portando ad esempio che l’implementazione dell’Intelligenza Artificiale nel sito gov.uk lo ha trasformato in uno strumento utile da cui i cittadini possono trarre risposte pratiche (bene! lo vorrei pure io nel sito del governo italiano) e poi gira ad Elon la domanda riformulata in modo diverso. Peccato.
Poi Elon ha modo di accennare anche al problema delle allucinazioni.
Adesso ti suggerisco un test interessante: prendi il link Youtube di questa intervista e dallo in pasto ad un qualsiasi chatbot tipo Gemini, ChatGPT o Claude o altri, e chiedigli di riassumerti i concetti più importanti. Poi confronta il riassunto con quanto ho scritto io qui sopra: vedrai che i punti critici che ho sottolineato io di solito gli LLM non li colgono. Almeno non ci riuscivano a inizio febbraio 2025 quando ho scritto questa mia analisi.
riflessioni importanti
Anche se Sunak non riscuote la mia simpatia devo però riconoscergli una cosa: si è dimostrato molto ben preparato e capace di creare un discorso interessante con un interlocutore super intelligente e super preparato come Elon Musk. E’ tragico pensare che molti primi ministri di stati europei (io ovviamente penso in particolare alla mia Italia) non sarebbero in grado di condurre un’intervista come questa. Veramente tragico: sono loro che dovrebbero assicurare la sicurezza (per i popoli) del processo di sviluppo delle A.I. e invece non hanno la minima idea di cosa si tratti in realtà e di quali rischi comporti per il futuro.
La prova di quanto dico? Nelle dichiarazioni finali del summit: il solito bla bla bla politichese vago e impreciso, che suona bene, ma che in realtà non definisce affatto chi fa cosa di preciso entro quando, e meno che mai stabilisce chiaramente cosa accade se non si fa quanto stabilito. Questo su un argomento di importanza cruciale per il mondo: se andrà particolarmente male si potrebbe anche arrivare alla distruzione della società umana come la conosciamo oggi, ma in ogni caso milioni di persone affronteranno la tragedia del perdere il lavoro, con scarsissime possibilità di trovarne un altro. E l’Universal Basic Income non potrà essere la soluzione.
Di fronte a questo stravolgimento epocale come al solito i nostri politici e governanti parlano vagamente di buoni propositi senza un chiaro piano concreto su come implementare la sicurezza minima necessaria. Per arrivare a dire “bisogna stare attenti ai rischi e dobbiamo prevenire i problemi” bastava mia nonna, non serviva un summit internazionale di esperti.
Tornando all’intervista in questione:
- il concetto più importante
Ripetiamo ancora: “Per la prima volta avremo qualcosa di più intelligente dell’essere umano più intelligente. Arriverà un momento in cui nessun lavoro sarà necessario.” … Secondo me dichiarazione più importante di questa al momento non esiste.
E se pensi che il tuo lavoro non ne sarà influenzato leggiti questa storia.
- politica vs realtà
Quei 90 secondi mi sembrano un perfetto riassunto di quanto i nostri politici e governanti attuali siano pericolosi: anche i migliori, anche i più preparati, tendono sempre a presentare una visione parziale (le A.I. stanno creando posti di lavoro) senza elencare apertamente le tragedie del momento (molte più persone stanno perdendo il lavoro e sono disperate), promettendo illusioni irrealizzabili (chi perderà il lavoro verrà ricollocato), e quando chi i sistemi A.I. li sta sviluppando dice chiaramente che in un prossimo futuro le A.I. potranno rimpiazzare tutti i lavoratori umani semplicemente questo problema cruciale (che non è stato smentito o obiettato) viene messo da parte ed ignorato. E alla fine vengono emessi comunicati ufficiali con molti bla bla bla falsamente rassicuranti e nessun piano preciso: nessun chi farà di preciso cosa entro quando, e cosa succede se non riusciamo negli obiettivi prefissati.
- abbondanza per quanti?
Riprendo ancora quanto detto prima: si, anche io penso che nel caso migliore le A.I. potranno portare ad un’era di abbondanza, ma per una parte molto ristretta della popolazione: alcune decine di milioni o al massimo poche centinaia di milioni di persone. E tutti gli altri?
Bene. Detto questo: noi che possiamo fare?
- Possiamo e dobbiamo pretendere risposte chiare dalla politica.
- Non dobbiamo votare nessun politico che non sia in grado di mostrare chiara competenza in materia (e partiamo da una situazione in cui molti di questi scappati di casa non sono nemmeno laureati, con quel poco che valgono le lauree oggi).
- Non dobbiamo pensare che tutto questo forse avverrà in un domani che è molto lontano dall’oggi. Sta già avvenendo.
- Non dobbiamo cullarci nell’illusione che noi non ne saremo toccati: anche se sei abbastanza fortunato da non perdere il tuo lavoro, se una percentuale consistente della popolazione del tuo paese lo perde poi anche tu verrai trascinato nella conseguente devastante crisi economica.
Lo scopo di questo mio sito non è fare l’uccellaccio del malaugurio per poi arrivare all’apocalisse e dirvi “io ve l’avevo detto!”. Insisto su questi temi perché è fondamentale farsene una chiara idea oggi: siamo ancora in tempo per controllare meglio il processo e fare in modo che non risulti tutto in un disastro completo.
Ti rimando alla pagina: tu cosa puoi fare in pratica?
Infine ti faccio notare anche un’altra cosa: a differenza di tanti altri esperti del settore che diffondono questi argomenti su internet io non sono qui a proporti nessun corso di approfondimento a pagamento, o nessuno strumento a pagamento che ti permette di sfruttare meglio la fantastica occasione dell’arrivo delle A.I. nelle nostre vite. E’ una delle mie promesse che mantengo sempre su questo sito.
Ti rimando anche al riepilogo dei principali rischi connessi all’Intelligenza Artificiale:
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